Il derivato arsenicale trovava impiego sia nei casi precoci, che in quelli avanzati, ma lo svantaggio principale che presentava era la compromissione della vista.
Il 3-carbamino-4-ossifenilarsinato di trietanolammina è un chemioterapico arsenicale pentavalente, affine allo stovarsolo e pertanto particolarmente efficace nella neurolue.