Gli enzimi utilizzati sono del tipo proteolitico e attaccano preferenzialmente le precheratine e le proteine del follicolo pilifero per cui il pelo si stacca facilmente.
I due peptidi vengono trattati quindi con bromuro di cianogeno, un agente chimico capace di scindere i peptidi con taglio proteolitico in corrispondenza dell'amminoacido metionina.
È soprannominato clostridio proteolitico, poiché gli amminoacidi che riesce a fermentare provengono generalmente da proteine residue di organismi deceduti.