Nei mesi immediatamente successivi alla fine della guerra in città arrivarono migliaia di profughi dalmati ed istriani, molti dei quali poi si stabilirono in città.
Oltre a queste, nell'isola sono abbastanza diffuse anche specie istriane a rischio di estinzione come i papaveri marittimi, le zucchine selvatiche e alcune specie erbacee.