Zacchia sosteneva invece che l'isteria delle stesse fosse da attribuire teologicamente alla possessione demoniaca, superando l'antica teoria medica che diagnosticava uteri suffocatio (ovvero furor uterinus cioè ninfomania in casi simili).
La desistenza terapeutica ha la sua base nel concetto di accompagnamento alla morte secondo dei criteri bioetici e di deontologia medica già stabiliti.