Obote introdusse, forzando il parlamento ad accettarla senza nemmeno averla letta, una nuova carta costituzionale e si nominò presidente con pieno potere esecutivo.
Decide infine di accettarla ritenendo che il patrimonio possa essere rimesso in sesto a patto di amministrare gli affari con intelligenza e oculatezza, e curando personalmente le colture.